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Trento, 11 febbraio 2022
DUE RIMOZIONI IN POCHI MESI CHE RISCHIANO DI INDEBOLIRE
IL MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DI SAN MICHELE ALL’ADIGE

Interrogazione a risposta scritta presentata da Cons. Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale Gruppo Misto/Europa Verde

Dal primo giugno 2021 Giovanni Kezich non è più direttore scientifico del Museo degli Usi e Costumi di San Michele all' Adige. Una rimozione arrivata senza preavviso, dopo trent’anni di lavoro che hanno fatto del Museo una istituzione culturale di grande prestigio.

Direttori della cultura, della personalità e della creatività di Kezich sono di per sé eccellenze che dovrebbero essere preservate, anche per la profonda conoscenza della materia, per la riconoscibilità, per l'aderenza a progetti culturali di grande livello che si incarnano nella sua straordinaria personalità, nella visione e nella passione del suo impegno.

Certo il ricambio nelle istituzioni è naturale, ma i cambiamenti fini a se stessi di solito non sono sinonimo di miglioramento e le novità non sono necessariamente apprezzabili. Conservare con rispetto e gratitudine i saperi e le competenze è saggio e lungimirante.

La preoccupazione immediata ha riguardato soprattutto il futuro del Museo degli Usi e Costumi, della preziosa rete di contatti, conoscenze, condivisione culturale che sono stati fondamentali per la sua crescita: un luogo dove si studia, si cataloga, si conta, si va sul territorio, si lavora per la scienza.

Il dopo Kezich prospettato dal presidente del Museo, secondo quanto riferito dalla stampa, dovrebbe “puntare a recuperare percorsi culturali accantonati qualche lustro fa” promettendo progetti straordinariamente innovativi e rivoluzionari in contrasto con gli anni di direzione Kezich.

Ora un nuovo colpo di scena: dal 1° febbraio la Vice-Direttrice Antonella Mott, stimata conservatrice, che tra l’altro aveva stigmatizzato la rimozione del direttore scientifico, è stata sollevata dal suo incarico.
Il problema a questo punto è il destino di un’importante istituzione culturale del Trentino, ammirata e invidiata in tutta Italia.

Tutto ciò premesso

interrogo il Presidente della Provincia per sapere:

1. partendo da quanto è emerso da dichiarazioni riportate, cioè che l’ espulsione di Giovanni Kezich dalla Direzione del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina è stata motivata della necessità di una svolta radicale nelle strategie e attività del Museo, con particolare riguardo all’efficientamento della comunicazione e del marketing turistico, quali sono gli elementi salienti di questa svolta, sul piano delle nuove attività, nuovi programmi e nuove realizzazioni concretamente conseguite;

2. quale è stato, a far data dall’espulsione di Kezich, l’incremento nel numero dei visitatori al Museo;

3. in data 28 gennaio 2022 è stato emesso un bando per l’individuazione di un nuovo Direttore del Museo. Quali sono le garanzie, a norma del bando predetto, di una effettiva competenza del nuovo Direttore sul terreno disciplinare etnoantropologico cui fa capo il Museo, secondo le raccomandazioni dell’ICOM e delle Associazioni italiane del settore;

4. nel 2021 il Museo è stato editore di un pregevole “Atlante etnografico del paesaggio trentino”, curato da Antonella Mott, con un lavoro di respiro decennale, dietro incarico diretto del precedente CdA del Museo. Per quale motivo il volume non è stato presentato al pubblico, non viene distribuito nel circuito librario e non è stato iscritto ai Premi letterari di settore (es.: Premio ITAS per la Letteratura di Montagna) che avrebbero potuto valorizzarlo, e con esso l’attività scientifica del Museo;

5. considerato che l’ex Direttore Kezich è stato trasferito d’ufficio, a far data dal 1° giugno 2021, presso l’ UMSe “rete etnografica dei piccoli musei ed ecomuseale” a che punto sia l’attività della UMSe e quali sono le attività che la caratterizzano nel contesto istituzionale della cultura;

6. presso UMSe è stata pure trasferita, a far data dal 1° febbraio 2022, la Vice-Direttrice del Museo, Antonella Mott, in servizio al Museo dal 1995, nonché apprezzata autrice di ricerche etnografiche e dialettologiche. Quali sono i motivi specifici di detto trasferimento e se esistono particolari urgenze in ordine all’attività istituzionale della UMSe.

 

      Lucia Coppola

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